mercoledì 4 agosto 2010

W il calcio del buonumore.



Mail di un assiduo lettore ed amico, "vinpal73".
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Il calcio assaporato e vissuto con un sano buonumore è ormai sempre più una rarità. Senza alcun riferimento in specifico, di azionisti con assegni postdatati, di possessori di quote, di assessori con il mandato da direttore sportivo a parte, (ogni riferimento è puramente casuale direbbe qualcuno), il mondo del pallone viene ormai giocato, assistito e vissuto senza la sua essenza migliore e genuina, soltanto a servizio del Dio denaro e a corredo di speculatori più o meno assetati di una nuova industria da lanciare e poi dissanguare. Oltretutto gli stessi addetti ai lavori che si occupano di informazione e di comunicazione si piegano al magnate di turno, capace di decidere quasi sempre delle sorti della propria squadra del cuore.

Per fortuna il web ci regala uno spaccato di informazione probabilmente meno visibile delle pagine dei quotidiani locali e delle loro locandine, ma senza dubbio importante ed autentica ancora di salvezza in ogni caso per vivere il calcio, ma anche la realtà quotidiana, in maniera diversa e senza dubbio in modo più realistico e meno virtuale.
Riusciremo del resto a riacquistare la gioia e la felicità nel mondo del calcio? Sarà difficile senza dubbio tra scandali, ripescaggi, moviole in campo, a cui si va ad aggiungere il delitto della nuova introduzione della Tessera del Tifoso, che ha già messo in disaccordo tutti e che presenta tra le altre cose gravi difetti di incostituzionalità.
Ma allora in che mondo del pallone ci ritroviamo? Dove sono finiti i tempi di 90esimo minuto, delle figurine Panini e del caffè Borghetti? Insomma un calcio vintage che in minima parte ha il merito di resistere al progresso dei tempi soltanto grazie alla vera anima del calcio: quella dei tifosi. “Non ci può essere il calcio senza i tifosi”, lo sosteneva già dagli Anni Sessanta un allenatore affermato come Jock Stein, che tra le altre cose nel 1967 vinse la Coppa dei Campioni (bada bene non la Champions League) alla guida degli scozzesi del Celtic Glasgow.
vaicavese.blogspot.com nasce in un contesto calcistico allegro, soprattutto libero da condizionamenti e libero da tessere che identificano la propria fede calcistica. Quella non si compra, ma può essere vissuta giorno per giorno. Vai Cavese.



2 Commenti:

Alle 4 agosto 2010 alle ore 19:36 , Blogger Redazione vaicavese.blogspot.com ha detto...

Troppo d'accordo....grazie!!

 
Alle 6 agosto 2010 alle ore 17:41 , Blogger Vincenzo ha detto...

Per fortuna che il calcio di serie C mantiene ancora quel buonumore che raccontavi prima, meno male che non c'è ancora la pay-tv, sennò a quest'ora non sarei stato io lo spettatore di tante domeniche passate in trasferta, a bordo di un auto scalfita dal tempo, ma "indomabile" da quelli che sono i tempi moderni.
Che sann Jeeg, sti tifos di serie A del trasfertone che ci siamo fatti a Telni?!?
Quanto buonumore!!

 

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